È operativo da lunedì mattina 10 ottobre 2016 il nuovo Centro trasfusionale dell’ospedale di Spoleto. Per il taglio del nastro inaugurale sono stati presenti anche il Direttore Generale della ASL n. 2, Imolo Fiaschini, e il Sindaco di Spoleto prof. Fabrizio Cardarelli: «Mi auguro – ha detto il primo cittadino – che la nuova sede di questo servizio rappresenti un segnale per la riaffermazione del San Matteo nella sua completezza. Entro breve analizzeremo i frutti del lavoro avviato dai saggi di Spoleto e di Foligno».
Inaugurata dal Direttore Sanitario dottor Luca Sapori e dalla dottoressa Marta Micheli, Responsabile del Centro trasfusionale, la nuova sede si trova al pianterreno del nosocomio ed è stata finanziata per circa 251 mila euro con fondi ministeriali: «I lavori sono stati progettati anni fa e ci è voluto tempo prima di riuscire a farli partire, tuttavia gli interventi una volta iniziati – ha detto il dg Fiaschini – siamo riusciti a portarli a termine piuttosto speditamente. Ora abbiamo nuovi locali realizzati seguendo gli standard previsti per l’accreditamento, quindi i più elevati». A entrare nel dettaglio è stata la dottoressa Micheli: «Fino a venerdì avevamo una piccola sede, stamattina invece godiamo di spazi ben più ampi con una sala d’attesa che assicura ai donatori la privacy prevista nella fase di compilazione del questionario. C’è poi la sala infermiere per il primo prelievo con relativo emocromo immediato e altri controlli di routine, come la pressione. Poi c’è la sala del medico per l’anamnesi, la sala salassi e infine l’area ristoro dove il donatore deve rimanere nel quarto d’ora successivo alla donazione per restare sotto il controllo medico nei momenti successivi al prelievo».
Soddisfatto il Sindaco Cardarelli: «I nostri donatori si sono guadagnati questa sede e per la loro preziosa attività migliore investimento non poteva essere fatto. Colgo questo intervento come un segnale che dovrà avere riverberi positivi per il futuro del nostro ospedale, che deve essere salvaguardato e potenziato. In questo senso – ha proseguito il primo cittadino – stiamo lavorando con Foligno attraverso i saggi in un’ottica di collaborazione che muove dalla convinzione che saremo vincenti soltanto se accetteremo la complementarità dei nostri ospedali. A breve – ha concluso – dovremmo conoscere il lavoro fin qui svolto dai nostri saggi (Laureti, Esposito ed Ercolani, ndr)». Ha parlato di «un intervento che assegna ancor maggiore responsabilità all’AVIS» il presidente della sezione spoletina, Sergio Grifoni, che ha ricostruito la storia del servizio: «Quello di Spoleto è stato il primo Centro trasfusionale dell’Umbria, istituito con un ‘raid’ al ministero della Salute dall’allora presidente AVIS, Paolo Piacenti, scomparso nel 1963 quando a prendere in mano le redini del progetto sono stati don Vittorio Giustini, Loreto Luchetti e Carlo Alianti, che sono riusciti a farlo entrare in funzione il 30 dicembre 1963, nonostante l’opposizione di Foligno».
I VIDEO DELL'INAUGURAZIONE
SALUTO DEL DIRETTORE GENERALE DELLA USL UMBRIA N. 2 DOTT. IMOLO FIASCHINI
SALUTO DEL SINDACO DI SPOLETO PROF. FABRIZIO CARDARELLI
SALUTO DEL PRESIDENTE DELL'AVIS SPOLETO SERGIO GRIFONI
SALUTO DELLA DIRETTRICE SANITARIA DEL CTO DI SPOLETO DOTT.SSA MARTA MICHELI
UN GIRO PER IL NUOVO CENTRO TRASFUSIONALE