Nella mattinata di mercoledì 25 settembre 2013 si è spenta la professoressa Giulia Novella Sabatini, già docente dell'Istituto tecnico commerciale "Giovanni Spagna", dove aveva insegnato Tecnica bancaria e computisteria, e figura storica dell'associazionismo e del volontariato di Spoleto. Aveva 95 anni. La vita della signora Sabatini è stata totalmente dedicata al servizio del prossimo, tanto da meritare la stima e l'affetto di tante personalità anche fuori dai confini regionali come l'amicizia con il cardinal Poletti. Membro dell'Unitalsi Spoleto è stata anche cofondatrice della locale Avis e della Croce Rossa.
Questo un ricordo di Sergio Grifoni.
"La professoressa Sabatini, Novella come mi pregò di chiamarla quando la incontrai per conoscere la sua storia di avisina, effettuò la sua prima donazione, di ben 500 cc di sangue, il 20 agosto 1942.
In quella occasione fu "prelevata" da una camionetta militare per essere condotta in ospedale dove, ancora, le donazioni si effettuavano da braccio a braccio. Si era creata una emergenza, con tanti feriti arrivati dalla vicina Terni, dilaniati a seguito di un bombardamento. Proseguì le donazioni periodiche ma, a quei tempi, a meno che non fosse una emergenza, non ci si recava in Ospedale, ma presso lo studio medico del dottor De Paolis, ubicato in via Cavallotti a Spoleto.
Novella fu, insieme a Piacenti ed altri, la cofondatrice dell'Avis Spoleto, diventandone una medaglia d'oro a seguito delle tantissime donazioni effettuate. Anche la Croce Rossa deve i suoi albori alla professoressa Sabatini. Dopo gli studi universitari a Perugia, si trasferì per un decennio a Terni, per ritornare poi nella sua Spoleto ad insegnare , a tantissime generazioni, computisteria e ragioneria, prima nell'Istituto di piazza XX Settembre e poi, fino alla pensione, in quello di viale Martiri della Resistenza.
Le sue doti umane le ha materializzate anche nella vita privata, adottando ben cinque bambini.
Il prossimo anno, in occasione del sessantesimo anniversario dell'Avis Spoleto, avremmo voluto invitarla nella nostra sede per donarle un mazzo di rose, così come facemmo per il cinquantesimo.
Se n'è andata prima, certamente ad una veneranda eta'.
Il gesto di consegna di quelle rose ci mancherà, ma resterà sempre il profumo della sua bontà, della sua disponibilità e, soprattutto, della sua riservatezza nel fare del bene a tanti. Ciao Professoressa Sabatini, ciao Novella.
