Tradizionale passaeggiata dell’avis, meta Monteluco, il piazzale davanti al bosco sacro.
Sosta intermedia a San Giuliano e a seguire pranzo all'ombra dei lecci del bosco sacro
La tradizionale passeggiata organizzata dall’Avis è partita alle 9,00 da via fratelli Cervi per poi attraversare tutto il centro storico fino al ponte delle torri. Da qui il gruppo ha agganciato la strada per Monteluco, il lungo serpentone di cappelli gialli ha oltrepassato il mercatino, ha fatto tappa per pochi minuti a San Giuliano per rifocillarsi e poi dritti, si fa per dire, a passo spedito e senza esitazioni verso il Bosco Sacro.
Qui i frati hanno allestito, fra i lecci del bosco tanto caro a San Francesco, un altare per celebrare la messa all’aperto.
Domenica si celebrava il Corpus Domini, la solennità del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, istituita l’11 agosto 1264 da papa Urbano IV con la Bolla Transiturus de hoc mundo, promulgata da Orvieto, dove il pontefice risiedeva.
La celebrazione è nata in seguito al miracolo di Bolsena , quando un officiante durante la messa mise interiormente in dubbio la presenza di Cristo nella particola, e spezzandola ne fuoriuscì del sangue.
Quale migliore ricorrenza per i donatori di quella che ricorda, dal punto di vista cristiano, che donare il sangue significa donare la vita, donare una parte di noi?
Il più grande gesto di amore, solidarietà e fratellanza.
In questa occasione è stata letta anche la preghiera del donatore scritta da Papa Giovanni XXIII.
Dopo la messa, la forza del volontariato si è manifestata, veloce, discreta ma concreta. Sono apparsi grandi tegami con diverse pietanze, mestoli, posate, vino.
Le braccia forti e generose dell’Avis al lavoro.
In pochi minuti il pranzo è stato servito per tutti, oltre 200 persone, non tutti donatori, ma tutti tifosi dell’Avis cittadino.
Una pausa nei prati di Monteluco e poi ritorno a casa, chi a piedi, chi in macchina, chi per la lunga strada asfaltata e chi per la corta in mezzo al bosco.
Monteluco, questo grande spazio che gli spoletini ancora non hanno capito come utilizzare per attrarre turismo, ha accolto, come ogni anno, un bel momento di aggregazione.
Preghiera del Donatore di Sangue
O Gesù Salvatore, che hai detto:
“Tutto ciò che avete fatto a uno dei più piccoli
tra i miei fratelli, l’avete fatto a me”,
guarda propizio all’offerta, che Ti facciamo.
Le angosce dei sofferenti, Tuoi fratelli e nostri,
ci spingono a dare un po’ del nostro sangue
perché ad essi ritorni il vigore della vita;
ma vogliamo che tale dono sia diretto a Te,
che hai sparso il Tuo sangue prezioso per noi.
Rendi, o Signore, la nostra vita feconda di bene
per noi, per i nostri cari, per gli ammalati;
sostienici nel sacrificio, perché sia sempre
generoso, umile e silenzioso.
Fa’ che con fede sappiamo scoprire il Tuo volto
nei miseri per prontamente soccorrerli; ispira e
guida le nostre azioni con la pura fiamma della
carità, affinché esse, compiute in unione con
Te, raggiungano la perfezione e siano sempre
Gradite al Padre Celeste.
Così sia.
Giovanni XXIII
